Ora, giacché quel romanzo è stato pubblicato in Spagna nel 1981, inevitabilmente quell'acquisto è avvenuto in un'occasione successiva, e la memoria mi ha giocato un brutto scherzo, mescolando e manipolando i miei ricordi.
La cosa non è tanto strana, anzi è abbastanza normale, perché nella mente umana gli eventi trascorsi, e la stessa periodizzazione della nostra vita passata, sono un qualcosa in divenire. Solo ciò che è scritto e datato in modo preciso, o magari documentato con uno dei tanti strumenti di cui siamo dotati adesso (registrazioni verbali e visive), si può salvare da questo continuo "rimescolamento delle carte".
Noi umani siamo ossessionati dal bisogno di stabilire dei collegamenti causali fra i vari eventi della nostra esistenza, come peraltro nella ricostruzione storica in senso più generale. In qualche modo ci è insopportabile l'idea che le cose avvengano attorno a noi senza uno scopo preciso, e allora dobbiamo formulare delle teorie che "spieghino" e "giustifichino" il loro svolgimento. Notoriamente, una grossa fetta dell'umanità è addirittura convinta che ci sia ancora vita oltre la morte, sotto forma di paradiso e inferno, oppure mediante un processo di reincarnazione che ci riporta di continuo sul pianeta Terra.
E questo apre tutto un capitolo importante nella comprensione di noi stessi, in parte intuito da studiosi e scienziati del passato, e che sta facendo notevoli passi avanti con lo sviluppo recente delle neuroscienze. Ma su questo al momento non posso dire altro, se non suggerire alcuni materiali di ulteriore lettura:
Memoria (fisiologia)
Memoria (psicologia)
Memoria collettiva
Invece aggiungerò qualcosa riguardo il libro di Montalbán e il suo contesto. Dal libro, tradotto in italiano e in numerose altre lingue, è stato anche tratto un film con lo stesso titolo nel 1982.
La trama del romanzo, di cui è protagonista uno dei detective più famosi della giallistica, Pepe Carvalho, parte dall'assassinio, nel corso di una riunione del Comitato Centrale del Partito Comunista Spagnolo, del segretario generale del partito, "Ferdinando Garrido".
Va detto che Montalbán (1936-2003) è stato membro e dirigente della versione catalana di quello stesso partito, il PSUC (o Partito socialista unificato di Catalogna), e dunque riesce a muoversi nei meandri della sua vita interna con cognizione di causa. Questo rende il libro fruibile non solo per ogni generico amante del giallo, ma anche per i comunisti delle varie denominazioni, che non si vedono costretti a leggere tortuose e improbabili descrizioni.
Dunque l'alter ego di Santiago Carrillo viene ucciso da uno dei presenti alla riunione, vale a dire un altro dirigente del partito. L'autorità di polizia spagnola assegna il caso a Fonseca, che era stato uno dei funzionari che avevano perseguitato i comunisti nel regime franchista; per conto suo, la direzione del partito si rivolge a Pepe Carvalho per un'indagine parallela. Carvalho è stato in passato un militante comunista, e questo provoca frizioni con Fonseca. Ma è stato anche un agente della CIA, e questo rimescola la storia e complica le cose, giacché tanto la CIA americana come il KGB sovietico sono in qualche modo coinvolti nella storia.
Mi fermo qui per non rivelare la storia a chi non ha ancora letto il libro o visto il film. Per sapere chi è l'assassinio occorre vedere in wikipedia spagnola: "Asesinato en el Comité Central"
Potrei aggiungere che Montalbán ha anche scritto dei libri di una certa rilevanza socio-analitica o politica, come ad esempio "Y Dios entró en La Habana", del 1998, dove parla del viaggio storico di Papa Giovanni Paolo II a Cuba e dell'incontro con Fidel Castro.

E anche che rimase fino alla fine uno stalinista, come rivelò nelle critiche al film di Ken Loach del 1995, Terra e Libertà. Il film, ispirato al libro di George Orwell "Omaggio alla Catalogna" presenta la versione trotskista della guerra civile spagnola, e dunque è fortemente critico nei confronti del PCE e dell'Unione Sovietica. Montalbán (benché fosse anche membro della Fundació Andreu Nin) ha ritenuto necessario ergersi a difensore della versione comunista ufficiale in una polemica echeggiata anche in Italia.
Nessun commento:
Posta un commento