martedì 8 ottobre 2013

Lingue di Spagna (3), catalano/valenziano e via dicendo

Il catalano è una lingua neolatina, parlato nella fascia mediterranea (nelle comunità autonome Catalogna, Paese Valenziano e Isole Baleari e in parte di Aragona), e anche in parte della Francia, nello staterello di Andorra e nella zona di Alghero in Sardegna, da circa 10-11 milioni di persone. 
 
Nelle tre regioni spagnole, secondo dati ufficiali, è parlato da circa un 40-45% della popolazione.
Questo si deve in parte alla forte immigrazione interna da altre aree spagnole, così come alla politica repressiva dello stato franchista, che proibì categoricamente l'uso di ogni idioma che non fosse lo spagnolo/castigliano.
La politica del governo regionale catalano è fortemente orientata verso un rafforzamento del suo uso. Fra le misure adottate c'è l'obbligo per gli immigranti di impararlo per potersi regolarizzare, imporlo come unica lingua veicolare nella scuola a tutti i livelli, mantenendo solo due ore settimanali per lo spagnolo, pubblicare tutti gli strumenti di comunicazione pubblici della Catalogna soltanto in catalano, e non traducendo in spagnolo le web dei servizi pubblici ufficiali.
Dubito che questa sia una linea sensata, e perfino rispettosa delle norme vigenti nella Comunità europea, che tendono a tutelare la lingua e la cultura degli immigranti. Si noti che in questo caso la Catalogna si trova ora in un conflitto col governo centrale spagnolo, ma questo rientra più complessivamente nella questione dell'indipendentismo, che va affrontata a parte.


(Prima pubblicazione: 29 Gen 2013)

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