martedì 8 ottobre 2013

Lingue di Spagna


La Costituzione del 1978 riconosce ufficialmente l'esistenza di quattro lingue nello stato spagnolo: lo spagnolo, il catalano, il basco e il gallego. Lo spagnolo (o castigliano) è la lingua nazionale, e le altre tre le sono equiparate nelle comunità autonome che lo desiderano, che sono sei sulle diciassette che compongono la Spagna. In termini pratici, tuttavia, soltanto in Galizia una maggioranza della popolazione parla la lingua locale e non lo spagnolo. Secondo i dati ufficiali, infatti, il catalano è parlato in Catalogna, nel Paese Valenziano e nelle Isole Baleari da circa un 40-45% della popolazione, mentre il basco (o euskera) è parlato dal 20-25% degli abitanti del Paese Basco.

Dal punto di vista delle lingue parlate, la situazione è più complessa, come si vede dalla cartina qui sotto, poiché abbiamo l'aranese (variante dell'occitano), l'aragonese, l'asturleonese, alcune varianti del castigliano, e l'arabo e il berbero, parlati nelle due città-enclave di Ceuta e Melilla, in Africa del Nord.

La situazione del basco è molto peculiare, poiché è l'unica lingua europea priva di qualunque relazione con una qualunque altra lingua (d'Europa o del mondo), e al riguardo ci sono delle teorie interessanti, ma su questo ritornerò.

Le altre tre, ovvero spagnolo, catalano e galiziano/gallego, sono lingue neolatine, ovvero derivano, come l'italiano, dal processo di disgregazione dell'impero romano, e dunque dalla sostituzione progressiva della parlata "volgare" al latino. 

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Per un approfondimento sulla Costituzione della Spagna democratica approvata nel 1978, vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Costituzione_spagnola



(Prima pubblicazione: 28 Gen 2013)

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