In varie voci di questo blog faccio riferimento a lingue come l'italiano, lo spagnolo, il basco e altre ancora.
Sono sempre stato affascinato dallo studio delle lingue, sia nel senso
di conoscere delle specifiche lingue, sia nel comprendere i criteri
generali e specifici che le identificano, ovvero la linguisica in tutti
i suoi aspetti.
Il linguaggio umano è una delle caratteristiche che distinguono gli
esseri umani dagli altri animali. Grazie alla nostra capacità di
comunicare per mezzo di un linguaggio simbolico, siamo in grado di
descrivere eventi, situazioni e oggetti, anche a chi non ne ha alcuna
conoscenza diretta, anzi possiamo inventarne di nuovi e addirittura
creare mondi fisicamente impossibili!
Poiché gli esseri umani hanno un'origine unica e comune, probabilmente
nell'Africa orientale di circa 150-100mila anni fa, è logico supporre
che i nostri antenati parlassero anche un'unica lingua. Tuttavia, dal
momento che la comunicazione verbale non lascia tracce, né nei fossili
né nel DNA, non abbiamo alcun modo di risalire a questa lingua.
Il formidabile lavoro di ricerca, di analisi e di ricostruzione storica
del DNA condotto da vari scienziati -- fra gli studiosi che per primi lo
hanno affrontato voglio ricordare Cavalli-Sforza -- ha confermato
l'ipotesi dell'origine africana dell'umanità. Importanti studi sulle
lingue parlate oggi nel mondo (circa 6000) sembrano fornire un ulteriore
supporto a tale ipotesi, postulata per la prima volta da Darwin nel
1871.
Un dato empirico interessante al riguardo ce lo forniscono il numero e
il tipo di lingue esistenti nei vari continenti. Secondo Ethnologue
(vedi ) ci sono 2110 lingue in Africa, 2300 in Asia, 1250 nel Pacifico,
quasi mille nelle Americhe e solo 230 in Europa. Il basso numero di
lingue in Europa rispetto agli altri continenti è legato ad un più
rapido processo di omogeneizzazione, con l'affermarsi di alcuni grandi
imperi fin da epoche lontane, e con la conseguente distruzione di
numerose lingue parlate da popoli soggiogati e/o sterminati.
L'alto numero di lingue parlate nel Pacifico e nelle Americhe riflette
il fenomeno contrario, ovvero la persistenza fino a epoche recenti (o
fino a oggi, nel caso della Nuova Guinea, ad esempio, dove si parlano
oltre 800 lingue in un territorio poco più grande della Francia) di una
grande frammentazione etnica (tribale). Per certi versi questo spiega
anche la situazione nel resto dell'Asia e in Africa, ma non ci dice
ancora molto riguardo il problema delle origini.
Su questo getta luce il tipo di lingue esistenti in Africa -- che si muove in parallelo con le scoperte in tema di DNA.
Sappiamo che alcuni tipi di DNA esistono soltanto nel continente
africano, in altri termini c'è più differenza genetica fra i diversi
gruppi di africani, che fra uno di questi gruppi di africani e tutti gli
altri esseri umani del pianeta!
Riguardo le lingue, fra le famiglie linguistiche ipotizzate dai
linguisti, in Africa esiste una notevole variazione con alcune grandi
famiglie che includono molte lingue diverse. Fra di esse ce n'è una in
particolare (Khoisan) che ha conservato una caratteristica rappresentata
solo in un altro gruppo di lingue africane (Bantù), ovvero gli
schiocchi ("clicks" in inglese), come il suono usato per chiamare i
cavalli.
Alcuni studiosi ritengono che questa potrebbe essere una caratteristica antica, forse presente nella lingua primigenia.
Per approfondire, vedi:
in it.wikipedia.org:
e anche:
(Segue)
lingua-e-linguaggio-1-alcuni-elementi
lingua-e-linguaggio-2-un-ragionamento
lingua-e-linguaggio-3-l'indoeuropeo
lingua-e-linguaggio-4-dal-latino-ai-volgari
lingua-e-linguaggio-5-la-grammatica (Chomsky)
(Prima pubblicazione: 1 Feb 2013)
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