martedì 8 ottobre 2013

Lingua e linguaggio: (1) alcuni elementi di base


In varie voci di questo blog faccio riferimento a lingue come l'italiano, lo spagnolo, il basco e altre ancora. 
Sono sempre stato affascinato dallo studio delle lingue, sia nel senso di conoscere delle specifiche lingue, sia nel comprendere i criteri generali e specifici che le identificano, ovvero  la linguisica in tutti i suoi aspetti. 
Il linguaggio umano è una delle caratteristiche che distinguono gli esseri umani dagli altri animali. Grazie alla nostra capacità di comunicare per mezzo di un linguaggio simbolico, siamo in grado di descrivere eventi, situazioni e oggetti, anche a chi non ne ha alcuna conoscenza diretta, anzi possiamo inventarne di nuovi e addirittura creare mondi fisicamente impossibili!

Poiché gli esseri umani hanno un'origine unica e comune, probabilmente nell'Africa orientale di circa 150-100mila anni fa, è logico supporre che i nostri antenati parlassero anche un'unica lingua. Tuttavia, dal momento che la comunicazione verbale non lascia tracce, né nei fossili né nel DNA, non abbiamo alcun modo di risalire a questa lingua.

Il formidabile lavoro di ricerca, di analisi e di ricostruzione storica del DNA condotto da vari scienziati -- fra gli studiosi che per primi lo hanno affrontato voglio ricordare Cavalli-Sforza -- ha confermato l'ipotesi dell'origine africana dell'umanità. Importanti studi sulle lingue parlate oggi nel mondo (circa 6000) sembrano fornire un ulteriore supporto a tale ipotesi, postulata per la prima volta da Darwin nel 1871.

Un dato empirico interessante al riguardo ce lo forniscono il numero e il tipo di lingue esistenti nei vari continenti. Secondo Ethnologue (vedi ) ci sono 2110 lingue in Africa, 2300 in Asia, 1250 nel Pacifico, quasi mille nelle Americhe e solo 230 in Europa. Il basso numero di lingue in Europa rispetto agli altri continenti è legato ad un più rapido processo di omogeneizzazione, con l'affermarsi di alcuni grandi imperi fin da epoche lontane, e con la conseguente distruzione di numerose lingue parlate da popoli soggiogati e/o sterminati.

L'alto numero di lingue parlate nel Pacifico e nelle Americhe riflette il fenomeno contrario, ovvero la persistenza fino a epoche recenti (o fino a oggi, nel caso della Nuova Guinea, ad esempio, dove si parlano oltre 800 lingue in un territorio poco più grande della Francia) di una grande frammentazione etnica (tribale). Per certi versi questo spiega anche la situazione nel resto dell'Asia e in Africa, ma non ci dice ancora molto riguardo il problema delle origini.

Su questo getta luce il tipo di lingue esistenti in Africa -- che si muove in parallelo con le scoperte in tema di DNA.  
Sappiamo che alcuni tipi di DNA esistono soltanto nel continente africano, in altri termini c'è più differenza genetica fra i diversi gruppi di africani, che fra uno di questi gruppi di africani e tutti gli altri esseri umani del pianeta! 

Riguardo le lingue, fra le famiglie linguistiche ipotizzate dai linguisti, in Africa esiste una notevole variazione con alcune grandi famiglie che includono molte lingue diverse. Fra di esse ce n'è una in particolare (Khoisan) che ha conservato una caratteristica rappresentata solo in un altro gruppo di lingue africane (Bantù), ovvero gli schiocchi ("clicks" in inglese), come il suono usato per chiamare i cavalli. 

Alcuni studiosi ritengono che questa potrebbe essere una caratteristica antica, forse presente nella lingua primigenia.

Per approfondire, vedi
in it.wikipedia.org:

e anche:

(Prima pubblicazione: 1 Feb 2013)

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